Per offrirti una migliore esperienza di navigazione il nostro sito utilizza dei cookies di tipo tecnico.
I cookie non contengono informazioni personali o che possono identificare l'utente. Se non intendete acconsentire all'uso dei cookie potete disabilitarne l'uso per questo sito, per maggiori informazioni consultate la nostra Informativa Privacy
Clicca qui per acconsentire all'uso dei cookies
Fausto Corsini Fausto Corsini
 

08-04-2006 - "fotografare la musica" testidi Paolo Donini

Cos nella fotografie di Dario Apostoli vengono presentati due ritratti, dellarpista Davide Burani e di Enrico Rava, dove linteresse del fotografo consiste nel rapporto tra musicista e strumento, fra il volto dellartista e la sua amata protesi espressiva: si noti come larpista si presenta appoggiato al suo strumento quasi umanizzandolo con un atteggiamento tra lamoroso e il fraterno e come il trombettista colto nellattimo performativo dellassolo, dove la tromba continuazione del respiro, ne diviene la scultura, lo materializza.

Fausto Bertarini estrae dalla sequenzialit video due immagini di forte impatto, un dittico dello stesso soggetto colto in espressioni luna divorante laltar di gestualit esacerbata, che riassumono tutta una casistica iconografica del rock e del punk, calandola in una fotografia di gusto pittorico ed espressionista: due scatti eseguiti con lobiettivo come fosse un pennello.

Francesco Ceccarelli con la consueta maestria, propone due ritratti costruiti con una modalit che accosta la fotografia al collages e sceglie una sgranatura della tavola che le conferisce un tocco unico e sperimentale, a conferma che la fotografia oggi unarte ricchissima di creativit e di inventiva tecnica che consegue talvolta, come in questo caso, una autentica originalit di stie.

Fausto Corsini si presenta in mostra con una scelta da un territorio laterale alla sua produzione maggiore, quello dellistantanea successivamente trattata con sapiente artigianato del collages e del ritaglio: una zona che il fotografo ha sempre frequentato, come una postilla delicata e pensosa del suo filone maggiore, che qui ci restituisce nel gusto calligrafico dello spartito, un frantumato omaggio al pentagramma.

Massimo De Gennaro mette in relazione latmosfera del jazz con la cruda e spoglia avventura di una notte per locali, e al calore del legno del contrabbasso fotografato come fosse un nudo, contrappone il vacuo dellingresso a una toilette: musica come esperienza senza orpelli, in una atmosfera protratta fino alle prime luci.

Gianfranco Campagnoli propone con semplicit ed efficacia due fotografie di concerto, tra cui si stacca il jump molto classico ma sempre liberatorio dei Negrita, in una fotografia che concede a un mosso moderato il suo valore di vivezza attimale e appartenenza a una dinamica del vedere che pi che allocchio deve qualcosa alla macchina da presa.

Roberto Leoni sceglie nel suo dittico una sorta di fronte retro di due musicisti colti di fronte e di spalle; questultima fotografia prende in contropiede il luogo comune della foto di palco e reimmette lopera in una valenza che dal reportage passa alla foto di stile, interessandosi alla presenza del corpo e dei colori dei vestiti in un fondo nero da cui questi emergono in quanto masse di luce e colore.

Elio Morandi con la consueta classicit propone un bel ritratto del flautista Michele Serafini, dove si evidenzia un carattere tipico di questo fotografo: la capacit di esaltare felicemente il carattere del soggetto, di coglierne in un lampo la personalit autentica senza veli e di fissarla in un immagine che la riassume con un pizzico di narcisismo che non disturba perch reale; a questa accosta una danza nel buio dove si interessa a una gestualit frammentaria e incompiuta, dando una ulteriore dimostrazione del suo eclettismo.

  © Fausto Corsini - CF CRSFST71H20G393H - Informativa Privacy